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Visualizzazione dei post da 2018

Silvio Orlando

occhio che tutto vede

Ennio Morricone

occhio che tutto vede occhio che tutto vede + silence programming (segnale massonico nascosto del silenzio)   silence programming

Riccardo Scamarcio

occhio che tutto vede

Anna Marchesini

occhio che tutto vede   occhio che tutto vede

Stefano D'Orazio

occhio che tutto vede

Spot ital lenti 2018

occhio che tutto vede

Louis (youtuber di youtube italia)

    666 SIGN      Segnali massonici nascosti: "stretta di mano massonica"     Segnali massonici nascosti: "Il segno del cuore o segno di fedeltà. "

Burioni

  posa segreta di riconoscimento massonica:  dito che punta verso l'alto   ( Indica l’approvazione da parte dell’elite dell’intelletto dell’individuo e la sua idoneità alla promozione al successivo livello.)     posa non a "caso" scelta per il suo libro che è possibile sintetizzare con il suo stesso commento qui in basso, un commento pieno di carità e amore verso il prossimo. (Ovviamente sono ironico).     Peccato che compare "a sua insaputa dice lui (sic)" nelle liste massoniche, cose che capitano a tutti o no?

Nessun accanimento terapeutico

    Non è accanimento terapeutico!    

Profeta moderno: Biagio Conte (missionario)

Una società che lascia indietro i più deboli entra in crisi   Da Palermo con la croce in spalla: Biagio Conte cacciato dal Duomo di Monza „ Saio consumato, sandali francescani, un velo di tela in testa per difendersi dal sole, bastone in mano, barba lunghissima e al collo la conchigia di San Giacomo,questo è Da Palermo con la croce in spalla: Biagio Conte cacciato dal Duomo di Monza „ Biagio Conte che sta attraversando l'Italia a piedi, vestito come fosse uscito direttamente dal Medioevo, accompagnato da un altro fratello missionario. A spasso per le regioni della Penisola il suo pellegrinaggio, con tanto di croce sulle spalle   Da Palermo con la croce in spalla: Biagio Conte cacciato dal Duomo di Monza Biagio Conte, 54 anni, fino al 1990 lavorava nell'impresa edile del padre. Poi, però, a causa di una profonda crisi spirituale, ha deciso di allontanarsi dalla famiglia per fare l'eremita. "Andavo in discoteca, ves

Raz Degan

occhio che tutto vede all seeing eye

"I nostri morti - la casa di tutti" di Don Giuseppe Tomaselli

L'IMPORTANZA DI FAR CELEBRARE LE MESSE PER COLORO CHE ANCORA SONO IN VITA (Tratto da "I nostri morti - la casa di tutti" di Don Giuseppe Tomaselli) Si sogliono celebrare molte Messe per i morti e poche per i vivi. Da che ho raccomandato dal pulpito e con la stampa di far celebrare Messe per l'anima proprio mentre si è in vita, molti si son decisi a farlo. Ciascuno pensi all'anima sua mentre è su questa terra e non abbia troppa fiducia nei suffragi che i parenti faranno dopo la morte. Appena si muore, dei parenti e degli amici alcuni piangeranno, altri non faranno neppure questo, taluni diranno: Che anima buona! Certamente è in Paradiso! I suffragi potranno ridursi a qualche preghiera ed a qualche Messa sporadica. Conoscevo una signorina attempata, molto pia e ricca. Lasciò per testamento i suoi beni ai parenti e lasciò pure il denaro per duemila Messe di suffragio, da celebrarsi al più presto. Gli eredi non vollero farle celebrare e di

O Dio, tu ci hai chiamati con una vocazione santa. (2 Tm 1,9)

O Dio, tu ci hai chiamati con una vocazione santa. (2 Tm 1,9) Dall'Antico Testamento si legge la storia della vocazione di Abramo, capostipite del popolo eletto e padre di tutti i credenti. Il Signore disse ad Abramo: " Parti dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti mostrerò" .   Meravigliosa e misteriosa la fede di quest'uomo che proveniente da una generazione idolatra, crede nell'unico vero Dio al punto di abbandonare tutto, terra e parentela, per seguire la voce di lui che lo spinge verso una destinazione ignota.   Abramo parte, vivrà nomade, spostandosi di luogo in luogo secondo le indicazioni di Dio, credendo contro ogni evidenza che egli compirà la sua promessa : " Io farò di te una grande nazione ". S. Paolo parla della vocazione del cristiano che trova la sua radice in quella di Abramo, ma è illuminata e sublimata dalla grazia di Cristo. Dio ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione

Signore tu sei mia luce e mia salvezza (SI 27,1)

Signore tu sei mia luce e mia salvezza (SI 27,1) Sempre attento a confrontare i fatti della vita di Gesù con quello che i profeti avevano predetto del Messia, Matteo, iniziando il racconto dell'attività apostolica di lui, riferisce una profezia di Isaia circa La contrada di Zabulon e di Neftali, dove il Maestro abiteva in quel tempo. Il popolo immerso nella tenebra ha veduto una gran luce; su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata (Mt 4,16). Matteo ha visto questa profezia farsi realtà sotto i suoi occhi. La luce che illumina la Galilea e di lì si diffonde in tutto il mondo è Cristo; Matteo l'ha conosciuto, l'ha seguito, ascoltato e vuole tramandarne la lieta novella in tutto il mondo. Gesù cominciò a predicare e a dire: " Convertitevi perchè il Regno dei cieli è vicino!".     Il messaggio è pressante; urge propagarlo perchè il Regno che Cristo è venuto ad instaurare è offerto a tutti gli uomini ed è ormai vicino. Lo att

Beati quelli che camminano secondo la legge del Signore (SI 119,1)

Beati quelli che camminano secondo la legge del Signore (SI 119,1) La fedeltà alla legge di Dio è uno dei temi centrali dell'Antico Testamento ed è interessante vedere com l'Autore sacri sottolinei la responsabilità dell'uomo di fronte a tale dovere. Se lo vuoi, osserverai i comandamenti; l'essere fedele dipende dal tuo buon volere...Davanti agli uomini stanno la vita e la morte; a ognuno sarà dato cio' che preferirà (Sir 15, 15,7). E' come dire che chi segue la legge divina avrà la vita, e chi le volta le spalle andrà incontro alla morte; la vita come la morte eterna non sono che le conseguenze delle proprie scelte. L'uomo è libero, perchiò responsabile delle proprie azioni; il male che compie è imputabile soltanto a lui: Dio non ha comandato a nessuno di essere empio e non ha dato a nessuno il permesso di peccare. L'amore e la fedeltà alla legge costituivano tutta la giustizia e la santità del popolo di Israele. Tuttavia la legge non era a