La nostra libertà religiosa è violata se noi paghiamo le tasse per questi orrori, protestiamo, alziamo la voce, e rifiutiamoci di pagare le tasse, i SOLDI SONO MIEI E DECIDO IO.
Per "senza regole", qui si intende "senza limiti": la nuova legge sulla bioetica francese cancella ogni regola morale...
Il vescovo Bernard Ginoux di Montauban, in Francia, ha espresso la sua grave preoccupazione in proposito dopo che l'Assemblea nazionale ha votato (di notte, con l'aula semi deserta: erano presenti 101 deputati su 557) un emendamento alla legge di bioetica che allarga notevolmente le possibilità di abortire.
C'è speranza che la norma possa essere cancellata dal Senato. Altrimenti l'aborto "medico" cioè l'aborto
oltre i tre mesi (e fino alla nascita) sarà possibile non solo per
malformazioni fetali o per pericolo di vita della madre, ma anche se un
medico attesta che la donna soffre disagio psicologico e sociale per la nascita del bambino.
Per stessa ammissione dei legislatori (chi capisce il francese
lo può leggere qui)
la norma in realtà non apporta sostanziali novità alla legislazione
francese, che di fatto - come quella italiana - è molto permissiva e
consente comunque l'aborto fino alla nascita. La specifica serve per
stroncare i tentativi di qualcuno (giudice o medico) che interpreta la
legge vigente in modo restrittivo e lesina il certificato necessario per
ottenere l'aborto tardivo.
Il 'disagio
psicosociale' è un termine vago e sfuggente, può significare quasi
qualsiasi cosa, per questo Monsignor Bernard Ginoux avverte che i
bambini francesi sono "in grave pericolo".
Il Vescovo non usa
mezzi termini per denunciare che, «mentre la società francese sta
gradualmente uscendo dal calvario del coronavirus e deve preoccuparsi
di difficoltà economiche, crisi ecologica, incertezze sul
ritorno a scuola, disoccupazione, giovani non integrati nella società e
grande crisi di fiducia del popolo verso le istituzioni» il
Governo sembra abbia come priorità di far passare una legge che - oltre
alla ulteriore liberalizzazione dell'aborto fino alla nascita - impone
nuove tecniche riproduttive che disumanizzano la persona umana,
fanno del bambino un oggetto, selezionano gli embrioni, creano chimere:
lo scopo è farla finita con la paternità e i sani rapporti sessuali tra
uomo e donna».
Evidentemente "tutto il mondo è paese": qui da noi - mutatis mutandis - accade
la stessa cosa: siamo nel mezzo di una crisi epocale e ci preoccupiamo
dell'omotransfobia e di offrire la pillola abortiva a domicilio...
Prosegue il Vescovo: «La bioetica sta cedendo il passo alla tecnologia e al profitto?»
E porta due esempi: il
"metodo ROPA" (= Ricezione dell'ovocita del partner) per permettere a
due donne che vivono in coppia di avere un figlio "insieme" (una
mette l'ovulo e l'altra offre il grembo. Inutile dire che lo
spermatozoo e il padre non contano: «la paternità scompare e le due
donne si considereranno le due madri. Il bambino non saprà più da dove
viene. Non è una cura medica dell'infertilità...»; e la possibilità di
creare chimere, metà uomo metà animale, in laboratorio. Il DNA della
cellula viene modificato e un gene viene sostituito da un altro. Dopo
varie manipolazioni e l'introduzione di cellule staminali umane
nell'embrione animale, si ottiene così un embrione chimerico (cellule
umane e cellule animali). Gli animali così ottenuti sarebbero serbatoio
di organi per gli esseri umani.
Ma sono davvero animali?
E gli embrioni da cui sono stati prelevati i tratti di Dna necessari per creare l'ibrido?
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